martedì 3 giugno 2014

...ma che fine hai fatto???



eh già, che fine ho fatto, o meglio, che fine ha fatto Chirone?
Chirone un giorno è partito, esattamente il 29 settembre 2011, stavolta però senza la sua moto! E' partito lasciandola a casa, la sua moto, quell'entità... quella musa che gli aveva fatto prendere coscienza di sè, quella moto che lo aveva reso un essere più definito. E' partito per una terra lontana, lasciando a casa anche quella che più tardi sarebbe diventata la sua speranza, la sua forza, la sua amata, ma a quel tempo, Chirone non poteva ancora saperlo.
La strada di Chirone cambiò radicalmente tra il luglio e l'agosto di quell'anno, quando, diventato grande, dovette affrontare la sua necessità di indipendenza. Così Chirone, si mise alla ricerca di un lavoro e lo trovò in quella terra lontana, misteriosa, coperta dal velo della novità. La curiosità era tanta. Chirone, negli ultimi giorni prima di partire, non pensava ad altro. Si immaginava come sarebbe stato il suo nuovo lavoro, come gli sarebbe apparso il paesaggio e come l'avrebbe accolto la gente del posto. Ma Chirone avvertiva anche che la sua libertà, di cui aveva goduto fino ad allora, stava per finire e il segnale evidente era il dover rinunciare alla sua moto. Alla fine, però, la sua innata curiosità e la sfida contro le montagne, ebbero il sopravvento. E così Chirone partì, lasciando la sua amata in lacrime, e dopo 24 ore di viaggio, si ritrovò in quel posto, ai confini del mondo civilizzato, dove sarebbe rimasto per circa due anni, ad affrontare la sua vita e le viscere della montagna, giorno dopo giorno, metro dopo metro.
Furono tempi duri per Chirone, ma la sfida gli piaceva e diventava sempre più avvincente, nonostante le difficoltà. La sua amata gli dava coraggio, gli dava quel sano orgoglio, lo appoggiava, ma spesso piangeva e, in cuor suo, rivendicava Chirone accanto a sè. Chirone lo sapeva, lo capiva, ma cinico e testardo andava avanti per la sua strada: doveva portare a termine la sua sfida, doveva avere la meglio sulla montagna. Alla fine, un giorno di Febbraio del 2013, ci riuscì. Esattamente il 4 febbraio del 2013, tutti i sui sacrifici e quelli della sua amata, furono ripagati dalla vittoria di Chirone sulla montagna. Chirone aveva portato a termine la sua missione e ritornò a casa a riabbracciare quella che, nel frattempo, era ormai diventata la sua amata, la sua donna, la sua vita.
In quei giorni, Chirone andò a trovare anche la sua moto. Anche nei suoi confronti si sentiva in colpa per avrla lasciata tanto tempo da sola e quando la vide, coperta dal telo, gli sembrò di vedere una persona malata a letto, molto triste, che gli dava le spalle. Chirone avvertì ancora di più quel senso di colpa e, per un momento, abbassò lo sguardo, consapevole di quanto erano cambiate le cose tra loro due. Le si avvicinò, le tolse
delicatamente il telo, staccò la corrente che la manteneva in carica e provò a svegliarla. Lei reagì subito, mettendosi in moto e mantenendo costante il battito dei suoi pistoni. In fondo, era contenta di rivederlo. Lui sorrise e capì che si volevano ancora bene.
Da quel giorno, Chirone è ripartito ancora e ancora e ancora..., ma è sempre tornato dalla sua amata e dalla sua moto e, riconoscente dell'amore e dell'affetto ricevuto, ha giurato a sè stesso, che non le tradirà mai.